Benvenuto su www.animajazz.eu/wordpress.
Il sito di AnimaJazz è un “contenitore di programmi radiofonici” specifici di musica Jazz & Blues, ideati e curati da Bruno Pollacci.: “ANIMAJAZZ”: dedicato al Jazz strumentale e vocale italiano ed internazionale; “BLUES FIRES”: dedicato al Blues italiano ed internazionale. All'interno dei programmi trovano spazio tutte le poliedriche “anime“ del Jazz e del Blues, da quella tradizionale a quelle contemporane, d'avanguardia e di ricerca, non trascurando le cosiddette “contaminazioni“, siano esse provenienti dal “Rock“, dall'“Etnica“, dal “Pop” o dalla “Classica“. Pur proponendo la musica degli artisti nazionali ed internazionali più prestigiosi, acclamati e storicizzati, gli intenti dei programmi sono inoltre quelli di porsi come punto di riferimento per la promozione dei nuovi talenti emergenti, indipendentemente dalla loro età, fornendo loro opportunità per la proposta radiofonica e web della loro musica e favorendo supporto logistico per la proposta “live“. Il sito di AnimaJazz, si affianca alle trasmissioni come ulteriore “cassa di risonanza“, per avvalersi della potenzialità informativa della rete ai fini culturali di diffusione e valorizzazione della musica. Animajazz e Blues Fires sono ascoltabile anche via WEB in podcast da questo sito e collegandosi negli orari di programmazione a www.puntoradio.fm.

Quando si improvvisa nel jazz si ha bisogno di mistero, ma anche di maestria: il mistero sprigiona il potere di ispirazioni improvvise che portano a risultati incontrollati, inaspettati e immediati; la maestria ci ricorda che solo le conoscenze e le abilità ben misurate - risultato dello sforzo, dell'impegno e dell'esperienza di un musicista - trasformano una pietra grezza in un perfetto diamante dalle molteplici sfaccettature. La dicotomia mistero/maestria è l'essenza di "Minimal Works", una release del FCTRIO (Francesco Cusa Trio: Francesco Cusa, batteria e campane tibetane; Riccardo Grosso basso e Tonino Miano: pianoforte e tastiere) disponibile in formato fisico e digitale nei principali store da lunedì 3 aprile per le etichette Improvvisatore Involontario e Kutmusic riunite un’altra volta insieme. L’album include otto tracce e si apre con l'intenso pathos di "Sweet Lucrezio", che, attraverso la ripetizione e la variazione, evoca nella mente degli ascoltatori visioni di un gatto dal passo leggero e discreto che salta con spensieratezza felina e distaccata grazia sui tetti. Suoni simili a campanelli di una slitta si trasformano in un motivo ipnoticamente allucinante in "The Only White Smarties", mentre "Luminal" utilizza un vasto glossario di ritmi e accordi per creare un'improvvisazione jazz multi-sfumata e "A Little Mouse" è una piccola gemma in cui pianoforte e contrabbasso creano un paesaggio sonoro attraverso la sincope. L'album comprende anche quattro meditazioni: tutte sono caratterizzate da un fil rouge - le campane tibetane. Questo tema centrale e principio guida diventa sempre meno virtuosistico e più misterioso con il progredire delle meditazioni, creando progressioni cromatiche di armonie insolite, inusuali e non funzionali, che sfociano in suoni inquietantemente alieni piuttosto che in confortanti e rassicuranti tonalità meditative. Evocando un senso di destino imminente, queste composizioni dissonanti sono le colonne sonore perfette per i nostri tempi complessi e tumultuosi. Espressione di un'intuizione creativa quasi mistica, "Minimal Works" celebra l’arte dell’improvvisazione e accompagna l'ascoltatore in un viaggio attraverso nuovi stati di coscienza fino al raggiungimento di una forte empatia emotiva. Per ulteriori info: www.improvvisatoreinvolontario.com/ www.kutmusic.com www.facebook.com/kutmusic www.instagram.com/kutmusic www.francescocusa.it/ Ecco dove acquistare il disco FISICO E DIGITALE Bandcamp: https://francescocusa.bandcamp.com/ FISICO Discogs: https://www.discogs.com/release/26594345-FCT-Francesco-Cusa-Trio-Minimal-Works Amazon.it: https://www.amazon.it/dp/B0C15BBGC4 Amazon UK: https://www.amazon.co.uk/dp/B0C15BBGC4 DIGITALE Improvvisatore Involontario: https://www.improvvisatoreinvolontario.com/shop/77/minimal-works-francesco-cusa-trio Apple iTunes: https://music.apple.com/it/album/minimal-works/1678239956 Amazon.it: https://www.amazon.it/dp/B0BZ2PKK85/ Amazon.com: https://www.amazon.com/dp/B0BZ29NBVC/ Deezer: https://www.deezer.com/en/album/420459557 Spotify: https://open.spotify.com/album/5vGU4ZSKcnSFdABddD4zyW?si=snN7vrNGRbSKGiRgOhGTkQ YouTube: https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_myi1ZYs721NPTNI8Jpv_3WcTY2PFDluBA Francesco Cusa: batterista, compositore, scrittore, è nato a Catania nel 1966. Intraprende lo studio del pianoforte a quattordici anni, poi passa alla batteria facendo seminari con Ettore Fioravanti, Bruno Biriaco, Roberto Gatto, Massimo Manzi. Si trasferisce a Bologna nel 1989, dove si laurea al Dams nel 1994 con la tesi: “Gli elementi extramusicali nella performance jazzistica”. In quell’humus ha modo di collaborare con artisti provenienti da varie parti d’Italia, come Fabrizio Puglisi, Domenico Caliri, Paolo Fresu ecc. In quegli anni fonda il collettivo bolognese “Bassesfere”, assieme ad altri esponenti della musica jazz e di ricerca di quegli anni. Il suo percorso artistico lo porterà a suonare negli anni in Francia, Romania, Croazia, Slovenia, Bosnia/Erzegovina, Serbia, Olanda, Germania, Svizzera, Austria, Ungheria, Norvegia, Spagna, Belgio, Danimarca, Polonia, Usa, Cina, Giappone, Etiopia, Turchia. Successivamente fonda assieme a Paolo Sorge e Carlo Natoli il progetto artistico "Improvvisatore Involontario”, che diventerà una delle label più influenti nel panorama italiano del jazz di ricerca. Da sempre interessato all’interdisciplinarità artistica, è anche scrittore di racconti, romanzi e poesie e ha pubblicato diversi articoli di musicologa e di critica cinematografica presso molte riviste specializzate. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazione di musiche per film, teatrali, letterari, di danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers. Attualmente è leader dell’FCT TRIO con Tonino Miano e Riccardo Grosso, del FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS con Domenico Caliri, Giovanni Benvenuti, Ferdinando Romano, dell’ensemble: "NAKED MUSICIANS”, del progetto di sonorizzazione di film d'epoca “SOLOMOVIE”, dello spettacolo “DRUMS & BOOKS”, co-leader dei THE LENOX BROTHERS (Cusa/Mimmo/Martino) di FRANCESCO CUSA E GIORGIA SANTORO “The black shoes”, e dello spettacolo musical-teatrale “MOLESTA CRUDELTÀ”. in trio batteria e voce insieme alle attrici Alice Ferlito e Laura Giordani.  Il suo Naked Musicians" è un metodo di conduction musicale che è stato realizzato in varie parti del mondo e da cui è stato tratto anche un libro di teoria musicale sulla “conduction”, chiamato, appunto “Naked Performers”. Ha eseguito musiche di Yotam Haber, Emilio Galante, Cristina Zavalloni, Magma, Alfredo Impullitti, Domenico Caliri, Tim Berne e molti altri. Insegna batteria jazz al conservatorio di Messina, dopo molti anni di insegnamento presso i conservatori di Benevento, Monopoli, Frosinone, Lecce, Reggio Calabria. Da alcuni anni alterna la professione del musicista a quella dello scrittore di racconti, romanzi aforismi e poesie - ha scritto un romanzo - “Vic” Algra Editore (2021) -, due raccolte di racconti- “Novelle Crudeli”, “Racconti Molesti” editi da Eris Edizioni -, un saggio  - “Il Surrealismo della Pianta Grassa” edito da Algra Editore (2019) -, quattro raccolte poetiche - “Canti Strozzati” edito da “L’Erudita/Giulio Perrone Editore”, “Stimmate” edito da Algra Editore, “Nei Dintorni Della Civiltà”  edito da “Di Felice Editore” (2020),  “Il Mondo chiuso” - edito da “Robin Edizioni” (2021) -, due raccolte di aforismi  “Ridetti e Ricontraddetti” e ”Amare, Dolci Pillole" editi da “Carthago” e  “Fotocopie”- e di critico cinematografico per la rivista “Lapis”. Collabora dal settembre 2013 con la rivista "Cultura Commestibile", con scritti di cinema e curando la rubrica "Il Cattivissimo”, dall'agosto 2018 con il giornale on line "Sicilia Report" curando la rubrica "Lo Stiletto”. La sua voce è presente nel "Dizionario del Jazz Italiano" a cura di Flavio Caprera. Di recente è stato vincitore al festival internazionale del libro e della cultura “Etnabook” (2021) con due poesie: “Armenti” e “Ottobre Vuoto”, rispettivamente al primo e secondo posto. Tonino Miano nasce a Messina nel 1967. Studia pianoforte classico con G. Fugazzotto e R. Buffo e si diploma in pianoforte col massimo dei voti all’istituto superiore di studi musicali “V. Bellini” di Caltanissetta. Nel contempo sviluppa un interesse per l’improvvisazione di stampo idiomatico jazzistico che successivamente allarga ad ambiti legati a influenze più contemporanee. Al D.A.M.S. di Bologna affianca agli studi pianistici studi musicologici, e nel ’93 si laurea in Musicologia con una tesi sulla poetica di John Cage. Nello stesso anno si trasferisce a New York dove risiede per i successivi 27 anni. All’attività performativa affianca da sempre quella didattica, e le sue collaborazioni includono tra gli altri J. Pugliese, T. Rowe, J. Blonk, B. Groder, D. Ghezzo, D. Serkin Ludwig, M. Cosottini, A. Melani, A. Pisani, E. Marraffa, D. Caliri, M. Cappelli e L. Brusci. La sua attività include diversi lavori discografici da leader e co-leader, e numerosi concerti nell’area metropolitana newyorkese. Tra il 2000 e il 2004 prende una pausa dall’attività concertistica e si laurea in Fisica al City College di New York dopo essere stato insignito della Sidney Millman Scolarship e la Ward Medal. Nel 2007 fonda una propria etichetta discografica (Impressus Records), e nel 2009 è co-direttore artistico (insieme al violista francese F. Loriot) di una stagione concertistica al Temple M di Harlem (Avant Post) il cui obiettivo è quello di fornire un’ulteriore piattaforma espositiva alla musica improvvisata. Nel 2013 viene incluso nella lista dei migliori talenti della rivista Musica Jazz e nel 2015 porta a termine la stesura di Non-Tonal Tecnical Studies for Piano, un metodo di tecnica pianistica che verrà definito dall’International Piano Magazine: “stellare e unico”, “innovativo e affascinante”. Attualmente risiede a Catania dove continua ad espandere la sua attività di ricerca sia in ambito improvvisativo acustico che elettronico, nell’ambito dell’arte visiva, di insegnamento e performance. Riccardo Grosso: contrabbassista, bassista, compositore è nato a Caltagirone nel 1990. Si trasferisce a Roma in giovane età per frequentare il “Saint Louis College of Music” e inizia gli studi con Marco Siniscalco e Gianfranco Gullotto per proseguire con gli insegnanti: Massimo Moriconi e Andrea Avena ed altri. Ha partecipato ai seminari di Roy Hargrove, Stefano Bollani, Luca Bulgarelli, Enrico Pieranunzi, Amen Seleem. La formazione per un musicista non termina mai e infatti, con piacere, e soprattutto con passione partecipa tutt’oggi a diversi corsi di specializzazione. In ambito jazz, nonostante la giovane età, vanta un notevole numero di collaborazioni come quelle con: Michel Moore, Stjepko Gut, Stefano Di Battista, Fernando Alba, Seby Burgio, Carlo Cattano, Francesco Cusa, Rosario Di Leo, Paolo Sorge, Andrea Beneventano, Fabrizio Puglisi, Bernardo Guerra ed altri.
4
Apr
cinziaguidetti::notizie
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Esce oggi,  lunedì 6 dicembre  il  nuovo disco dell'etichetta  Improvvisatore Involontario,  “Venus Ship”,  dell’omonima band formata  Marcello Claudio Cassanelli, moog, prophet 5, fender rhodes;  Lorenzo Mazzocchetti, organo Hammond, Micro Korg;  Ugo Moroni, chitarre elettriche ed effettistica;  Antonio Rapa, batteria. Si tratta del primo progetto del gruppo, ed è acquistabile in formato digitale sul sito di  Improvvisatore Involontario, nei principali store online, e  solo in  vinile,  in  100 copie numerate  a Bologna  nel negozio  Tito Shop, via Bentivigli, 111b e sul sito di  jazzos  www.jazzos.com. L’album è composto da otto tracce nate dalla penna di Moroni, Cassanelli e Mazzocchetti, su cui tutta la band si è concentrata in una lunga fase di pre-produzione in sala prove e live, prima di entrare in studio di registrazione. Il lavoro è un omaggio gli anni ‘70, dal prog italiano e anglosassone, al funky più viscerale, passando ad ambientazioni morbide e rarefatte, a improvvisazioni jazzistiche e sperimentazioni sonore. Il gruppo ha tratto ispirazione da artisti come Frank Zappa, Gentle Giant, Area, PFM, New Trolls, Goblin, Casiopea, Soft Machine, Henry Cow, King Crimson, Emerson Lake & Palmer, Alexis Korner, P. Metheny, H. Hancock, K. Rosenwinkel, C. Mingus, Art Ensemble Of Chicago, Roy Ayers, Stuff, Fred Wesley, Screaming Headless Torsos. Per questo la scelta degli strumenti non è casuale: dalle chitarre anni ‘60 di Moroni, alle tastiere anni ‘70 di Cassanelli, fino agli amplificatori Leslie prestati per l’occasione dal negozio di strumenti vintage “Scolopendra” di Bologna. Nonostante il forte legame col passato, la musica di “Venus Ship” guarda anche alla scena contemporanea, in particolare su alcuni aspetti percussivi quanto anche sull’uso di elettronica più contemporanea. L'album è stato registrato in presa diretta in studio e mixato in analogico da Marcello Cassanelli. Accompagna il disco un video animato, realizzato sulla prima traccia del disco, dove l’immaginario Sci-Fi molto in voga negli anni ‘70 incontra l’animazione 3D. Per info:http://improvvisatoreinvolontario.cominfo@improvvisatoreinvolontario.com Facebook: https://www.facebook.com/venus.ship.musicInstagram: https://www.instagram.com/venus.ship/ Store online: https://bfan.link/venus-ship Marcello Claudio Cassanelli: laureato con lode al biennio specialistico in musica jazz ed in pianoforte classico, al conservatorio “G.B. Martini” di Bologna ha seguito le lezioni dei docenti Stefano Zenni, Fabrizio Puglisi, Paolo Silvestri, Giampaolo Ascolese, Gregory Burk e Florenta Barbalat. Oltre allo studio del pianoforte e delle tastiere, ha approfondito la conoscenza di altri strumenti musicali frequentando giovanissimo il corso di flauto traverso all'istituto musicale “O.Vecchi” di Modena e dedicandosi inoltre all'apprendimento della chitarra, del basso elettrico. Nel 2010 ha partecipato alla realizzazione dell'album “Fabulous” con la band Gillososia al Waterfront Studio - New York, collaborando con Henry Hirsch (Lenny Kravitz) e Gabriel Garzòn Montano. Ha collaborato con Roland Italy come dimostratore di pianoforti e sintetizzatori e si è occupato della direzione del musical "Rent" di J.Larson, rappresentato nel 2012 al Teatro Comunale di Carpi (MO) con diritti ufficiali Music Theatre International. Nel 2014 ha preso parte all’organico di un ensemble coordinato da Ugo Moroni registrando l'album "Ah Ug", con arrangiamenti di Domenico Caliri; nel 2018 ha prodotto il suo primo album solista "Overtour" edito da Dodicilune, che è stato presentato al Jazz Club di Ferrara, e ha riscontrato ampio consenso dalla critica tra cui la rivista JazzIt e Jazzcorner.com. Nel 2019 ha partecipato al Jazzit Festival tenutosi a Pompei, suonando con la band Venus Ship. A luglio 2020, ha pubblicato il suo ultimo lavoro discografico “Sunset Tapes” edito da Jackie Brown Records e distribuito in vinile 33 giri da “Chat Noir Distirbution” ottenendo diverse recensioni tra Europa e Stati Uniti come sulla rivista “DJmag Espana”, e numerosi passaggi in radio internazionali tra cui JAZZ FM UK nel programma di Tony Minvielle. Sempre nel 2020 ha collaborato con il duo olandese Dam Swindle suonando nel loro ultimo EP “Spice Run” edito da AUS Music. In quanto polistrumentista dal 2015 è produttore per Patchbanks.com nella realizzazione di samples di vario genere e stile, e grazie a questa esperienza ha acquisito competenze nel campo della produzione audio, editing /mixing. Ad oggi sono 16 le pubblicazioni di compilation in cui ha partecipato componendo e registrando samples, soprattutto attraverso l’utilizzo di strumenti vintage quali Rhodes, sintetizzatori ed outboard analogico. Ha inoltre registrato e mixato interamente il suo ultimo EP “Sunset Tapes” e l'album della band Venus Ship. Vanta un'esperienza ventennale per quanto riguarda la musica live. Nel 2021 ha preso parte alla storica band italiana “Stadio” esibendosi assieme al cantante Gaetano Curreri. Lorenzo Mazzocchetti: inizia lo studio del pianoforte con la musica classica approdando successivamente al jazz e alle musiche improvvisate. Fin dalla giovane età si distingue in premi e concorsi per poi laurearsi, con lode, ai conservatori di Pescara e di Bologna in pianoforte jazz con una tesi sull’American Quartet di Keith Jarrett. Ha modo di esibirsi come pianista e compositore in teatri, festival, rassegne e club come il Teatro Comunale di Bologna, Teatro Marrucino di Chieti, Teatro Testoni di Bologna, Teatro Sperimentale di Ancona, Bologna Jazz Festival, Piacenza Jazz Festival, Teate Winter Festival, JazzIt Fest, San Giovanni Teatino Jazz, Valsamoggia Jazz Club, Cantina Bentivoglio, per citarne alcuni. Nel 2019 frequenta i seminari di Nuoro Jazz dove ha la possibilità di studiare e suonare con musicisti come Tom Harrell, Danny Grissett, Dado Moroni, e vincendo una borsa di studio per una residenza artistica alla Casa del Jazz di Ponferrada (Spagna). Attualmente è insegnante di pianoforte alla scuola popolare di Musica Ivan Illich di Bologna. Ugo Moroni: chitarrista e compositore campano di adozione bolognese. Intraprende lo studio della chitarra all’età di 13 anni. Nel 2002 si trasferisce a Bologna dove consegue la laurea al “D.A.M.S.”, il diploma di primo livello in chitarra jazz e il diploma di secondo livello in chitarra jazz al conservatorio “G.B.Martini”. Frequenta numerosi corsi di perfezionamento tra cui Siena Jazz, Umbria Jazz, Roccella Jazz festival, Veneto Jazz festival, dove ha la possibilità di seguire le lezioni di Domenico Caliri, Tomaso Lama, Pietro Condorelli, Umberto Fiorentino, Kurt Rosenwinkel, Peter Bernstein, Adam Holzman, Joel Frahm, Anders Jormin, Ben Monder, Cameron Brown, Omer Avital, Scott Henderson per citarne alcuni. Svolge una intensa attività concertistica suonando in diversi festival come: “Himalayan Blues Festival” (India e Nepal); “Bologna jazz festival”; “International Jazz Day”; “Jazzit festival”, Primo Maggio. Dal 2017 collabora con il collettivo ed etichetta discografica “Improvvisatore Involontario”. Registra diversi dischi sia come sideman che come leader; tra i più significativi: “Stranger At Home”, di Gaspare Bernardi Incipit Records/Egea Music (Con Markus Stockhausen e Achille Succi); “Ugo Moroni - Ah-Ug”, Labirinti Sonori (2015); “Ugo Moroni – Pinturas” Dodicilune (2018). Nel 2018 fonda con i colleghi e amici Cassanelli, Mazzocchetti e Rapa, la band Venus Ship con cui registra l'omonimo disco con l'etichetta Improvvisatore Involontario. Antonio Rapa: ha conseguito il diploma di primo livello in batteria e percussioni jazz al conservatorio “G.B.Martini” di Bologna; attualmente frequenta il secondo livello al conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara. È stato percussionista dell’organico giovanile dell’orchestra del teatro dell’opera di Roma, e dell’orchestra di fiati del conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Ha collaborato e collabora con numerosi artisti in progetti di stampo jazzistico come Giovanni Rago, Dean Bowman, Ugo Moroni, Bruno Briscick, Salvatore Lauriola e Giulio Stermieri. Dal 2016 collabora con il producer Machweo partecipando a numerosi festival nazionali e internazionali come Arti Vive Festival 2019, Eurosonic Festival 2019, Locorotondo, Bitches Brew Festival 2018. È docente di batteria dell’associazione culturale Micro-Bo di Bologna.
7
Dic
cinziaguidetti::notizie
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Il 4 marzo è stata presentata a livello internazionale la nuova etichetta discografica Musica Presente Records diretta dal prof. Renzo Cresti, uno dei maggiori esperti di musica contemporanea (è dal suo libro Musica presente, tendenze e compositori di oggi, lim@lim.it, che l’etichetta prende il nome e l’ispirazione). Le incisioni saranno ascoltabili su tutte le principali piattaforme digitali di tutto il mondo da Spotify ad Amazon, da Deezer a iTunes, da YouTube Music ad AWA, da Google Play a Facebook etc. Il catalogo, che sarà estremamente selezionato e basato su musiche rare e tendenze originali, viene inaugurato con una tripla antologia di brani di Antonio De Sanctis (1936-2010), docente presso il Conservatorio di Napoli, pioniere dell’algorithmic music, collaboratore di Pietro Grossi allo Studio di Fonologia di Firenze, nel 1977 Pierre Boulez lo chiama all’IRCAM di Parigi. Musica Presente Records fa capo al Magic&Unique Group https://www.magicandunique.com/musica-presente-records
15
Mar
cinziaguidetti::notizie
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Esce oggi, giovedì 27 agosto, un nuovo disco dell'etichetta Improvvisatore Involontario con una grande novità: per la prima volta, oltre al formato digitale e il cd, sarà disponibile anche il vinile. Si tratta di Imaginary Geographies album di esordio del The Pier Jazz Fourtet formato da Pier Chiaraluce  (contrabbasso e composizione), Leonardo Francesconi (pianoforte e arrangiamenti), Giammarco Polini  (chitarra e arrangiamenti), Mauro Cimarra (batteria, arrangiamento traccia 7); e tre special guest: Massimo Gerini (voce), Antonino De Luca (fisarmonica) e Roberto Piermartire (flicorno). Il disco verrà presentato venerdì 28 agosto alla settima edizione di Fabri Jazz a Fabriano ai giardini del Poio alle ore 21.30. In Imaginary Geographies ogni composizione racconta uno scenario unico del nostro mondo: il gruppo esplora così l'India (Raga e Tala), passando per Istanbul (Istiklal Avenue), dove vengono richiamati alla memoria i suoni, più o meno tradizionali, uditi da Pier Chiaraluce per le vie e nei ristoranti della città, fino ad arrivare a toccare l'America latina (La Cumbrecita, Imaginary Geographies). Le tracce suonano in modo originale, come la band, che diventa un quintetto o una combo all'occorrenza. Questo disco raccoglie tutte le composizioni scritte dal leader Pier Chiraluce nell’arco di un anno, con l’intenzione di metterle in un disco. Si tratta di una costruzione continua, anche dal punto di vista degli arrangiamenti, che ha richiesto un ulteriore anno e nella quale ha coinvolto coloro con cui collabora regolarmente da molto tempo. E' un disco che esprime il modo di suonare fra il 2018 e 2019, e il modo di scrivere maturato in 10 anni, tempo che, dopo essersi diplomato, ha dedicato prevalentemente al jazz e alla musica corale, per abbandonare poi la seconda e concentrarsi quasi esclusivamente sulla prima. Il disco è acquistabile in vinile sul sito Jazzos e in digitale su Improvvisatore Involontario   e Apple Music  Per info: http://improvvisatoreinvolontario.com info@improvvisatoreinvolontario.com   Sito internet: www.thepier.it e-mail: info@thepier.it, booking@thepier.it Instagram Facebook YouTube Spotify Imaginary Geographies è stato registrato al Nufabric Studio, Fermo, Marche, da Daniele Jack Rossi, editato, missato e masterizzato da Daniele Jack Rossi nell'estate 2019. Tutti i brani sono stati composti da Pier Chiaraluce e arrangiati da The Pier Jazz Fourtet tranne Queen, che è una canzone di Melvins riarrangiata da The Pier Jazz Fourtet. Pier Chiaraluce: nasce a Jesi nel 1986. A 11 anni inizia gli studi musicali nella scuola ad indirizzo sperimentale musicale "Marco Polo" e lo studio del pianoforte con il M° Emilio Procaccini. A 15 anni si iscrive al conservatorio "Francesco Morlacchi" di Perugia scegliendo contrabbasso e studiando prima con il M°  Ferdinando Grillo e successivamente conseguendo il diploma classico con il M° Daniele Roccato. Ad oggi si sta specializzando al conservatorio "Giovanni Battista Pergolesi" di Fermo con il M° Gabriele Pesaresi e relative materie complementari con i Maestri Mauro De Federicis, Marco Postacchini, Fabrizio De Rossi Re. Ha frequentato corsi di specializzazione principalmente in ambito classico e jazz. Suona diversi strumenti oltre al pianoforte e al contrabbasso, che lo aiutano nella composizione e nell’arrangiamento. Fino alla costituzione del progetto The Pier Jazz Fourtet ha avuto collaborazioni che hanno riguardato quasi ogni stile o repertorio musicale: dal bluegrass, al barocco, alla musica elettronica al reggae, musica da camera, musica sinfonica, musica elettronica, musica per film, per danza, per bambini. E' insegnante nella scuola secondaria di primo grado. Nel 2019 ha inciso il suo primo disco. Leonardo Francesconi: nasce a Camerino nel 1985. Si diploma in pianoforte classico al conservatorio "Giovanni Battista Pergolesi" di Fermo. Mantiene attiva la propria formazione tramite approfondimenti sul jazz con Giovanni Ceccarelli, Stefano Travaglini, Mike Melillo, e Massimo Morganti. E' impegnato in varie formazioni quali The Pier Jazz Fourtet, Nova Trio, Polyedron, Two-In Gum, Trio O.N.D.E., Raymond Quintet, Synusonde, Sodacustica. Il 23 maggio 2018 ha pubblicato su Bandcamp il suo primo album domestico e autoprodotto, intitolato "Piano b". Giammarco Polini: nasce a Sant'Elpidio a Mare nel 1974. All'età di 17 anni inizia gli studi di musica con il M° Massimo Colucci. Successivamente si iscrive ai corsi della E.M.I. di Pescara di Giuseppe e Gianfranco Continenza, durante i quali studia musica moderna funky, rock, blues e jazz. All'età di 24 anni si avvicina ulteriormente al jazz studiando con i Maestri Fabio Zeppetella, Maurizio Lazzaro e Franco Ventura della scuola "PercentoMusica" di Roma. Dal 2002 al 2007 suona con la "Soul Green Orchestra" dove raggiunge buoni risultati esibendosi con musicisti di chiara fama come Marco Tamburini, Nico Gori e Stefano Cantini. Nel 2008 frequenta il corso di improvvisazione del M° Ramberto Ciammarughi; studia chitarra jazz con i Maestri Luca Pecchia e Augusto Mancinelli; partecipa ad alcuni stage tenuti da Bireli Lagrene, Joe Diorio, Jamey Findlay, Jimmy Bruno, Kurt Rosenwinkell. Nel 2009 si diploma al triennio di jazz al conservatorio "Gioachino Rossini" di Pesaro con il massimo dei voti. Al conservatorio di Pesaro studia arrangiamento e composizione con Bruno Tommaso e Gianmarco Gualandi. Lo stesso anno si appassiona al jazz manouche ed intraprende lo studio del gipsy jazz con Jacopo Martini. Suona e partecipa a diverse rassegne jazz con il quartetto jazz manouche e suona con Nunzio Barbieri, chitarrista di Paolo Conte. Nel 2015 riprende gli studi accademici al conservatorio "Giovanni Battista Pergolesi" di Fermo, si iscrive al biennio di jazz e si diploma nel 2017 con la votazione 108/110. Studia arrangiamento e improvvisazione con Filiberto Palermini e Mauro De Federicis. Per diversi anni ha insegnato in alcune scuole di musica del Fermano chitarra jazz/rock/blues e chitarra per bambini. Attualmente svolge attività didattica e attività live. Suona con formazioni stabili come trio jazz "Giammarco Polini trio" e il quartetto "BlackCat Manouche Quartet". Mauro Cimarra: nasce a Fabriano nel 1982. Si avvicina allo studio della batteria all’età di 15 anni per un breve periodo da autodidatta poi seguendo le lezioni del M° Giorgio Bartoloni alla scuola G.B. Pergolesi di Jesi. All’età di 21 anni si iscrive al corso di strumenti a percussione tenuto dal M° Domenico Fontana al conservatorio "Morlacchi" di Perugia e nel 2011 consegue il diploma dello stesso corso con votazione di 10/10. Parallelamente approfondisce e perfeziona il linguaggio della musica jazz studiando privatamente e frequentando seminari e workshop. Ha frequentato i seminari di: Arcevia Jazz, Fara Sabina, Siena Jazz, Tuscia Jazz. Durante i viaggi in U.S.A. ha potuto frequentare le lezioni tenute da: Hal Crook (Boston), Greg Hutchinson e Adam Nassbaum (New York). Ha suonato come batterista e percussionista per: i musical "Blues Mama Club" e "Tutti su per terra", per la compagnia "Orto Magico Musical" diretti da Giovanni Maria Lori; l'orchestra d’Armonia città di Terni, Corpi bandistici città di Fabriano, Norcia e Jesi, per lo spettacolo teatrale "Icaro" e "Prove tecniche di grande show" tenuti al Teatro Gentile di Fabriano ed in varie rassegne e festival tra i quali: Metronome Jazz Festival (Umbertide), Viterbo Jazz Up, Jazz on Boat (Viterbo), Zap Juice, Young Jazz in Town (Foligno), Vita Vita (Civitanova Marche), Note Sparse (Sassoferrato), Marche Jazz e Wine Montecarotto (2010, 2012, 2015, 2018), Pagine e Note (Fabriano), Poiesis (Fabriano), Jesi Jazz (2014 e 2016), Salso Meet The Beatles (2014), International jazz Day Roma (2014), Offida Jazz e Wine (2016 e 2017), Tolentino Jazz (2018), ed in vari jazz club su territorio nazionale. Nel 2013 registra due album di musica jazz: il primo "Mauro Gubbiotti trio" con composizioni originali dell’omonimo pianista edito per Groove Master edizioni; il secondo "A Shorter Moment" dello "Speak no evil trio", omaggio a Wayne Shorter, di cui è responsabile degli arrangiamenti e della realizzazione del disco insieme al chitarrista Giovanni Baleani. Nel 2015 registra insieme a Franceo Cerri, Lorenzo Scipioni, Stefano Coppari "One… Two… Three… Quartet!!!" edito dall’etichetta Ra.Ra Records. Nel 2016 registra con il Late Sense 4et l’album "Meetings…" in uscita nell’autunno del 2018 per l'etichetta Improvvisatore Involontario. Massimo Gerini: nasce a Camerino nel 1980. Inizia a cantare all’età di cinque anni grazie a suo padre musicista. A 14 anni prende parte al primo gruppo genere pop rock e da lì parte l’attività live che continua tutt’oggi. Attualmente suona nei "The Ladders" (The Beatles tribute), negli "Echo" (Rock 70’s) e nei "The Four Fellas" (Rock/Blues). Si esibisce anche da solista chitarra e voce e nel 2007 grazie ad un concorso vince una borsa di studio che gli permette di frequentare il CET di Mogol, dove si diploma interprete. Quasi contemporaneamente inizia gli studi con Loretta Martinez e frequenta il VMS di Milano, un percorso che lo porta poi ad insegnare tecnica vocale per la stessa licenza artistica VMS nella sede di Roma. Nel 2015 frequenta il Voice to Teach, percorso di specializzazione per insegnanti di canto e voce. Sempre nel 2015 si diploma alla University of West London in "Music performance and teaching". Nel 2018 viene accreditato dalla regione Marche per la mansione di insegnante in canto moderno. Tra i vari seminari e le masterclass frequentate ci sono: "Il canto moderno: Tecniche didattiche ed evidenze scientifiche", "Il canto Metal Estremo: Tecnica, Estetica, Fisiologia e Salvaguardia dei cantanti di Metal Estremo", "Inquadramento diagnostico e tecniche riabilitative nelle patologie della voce artistica", "Canto Corale Pop con Ciro Caravano". Attualmente insegna canto moderno per la Lizard in diverse sedi delle Marche. Laureato in tecnologie informatiche, svolge anche attività di tecnico del suono dopo aver ricevuto un attestato di qualifica di II livello dalla regione Marche nel 2011. Tra le collaborazioni più importanti ha cantato con Ian Paice, batterista dei Deep Purple. Antonino De Luca: nasce e cresce in Sicilia. Comincia a suonare grazie alla caparbietà e la passione di suo padre, che è stato il suo primo insegnante. Le sue lezioni lo hanno portato a suonare in alcuni gruppi folk con cui ha viaggiato anche in Francia e Russia. Poi ha iniziato a suonare anche il clarinetto con il M° Antonino Linci Gugliotta con cui ha imparato anche i primi rudimenti di improvvisazione, suonando anche nella banda del comune di Fiumedinisi. Nel 2006 ha conosciuto il M° Renzo Tomassetti (insegnante tra gli altri anche di Luciano Biondini), che gestisce da tanti anni una delle più importanti scuole di fisarmoniche esistenti e che gli ha permesso di studiare a livello professionale e approdare all’istituto pareggiato "G. B. Pergolesi" di Ancona, dove si è laureato al triennio di I livello di Fisarmonica Classica con il professor Alessandro Mugnoz. Contemporaneamente ha portato avanti gli studi jazz grazie all’incontro con Frank Marocco in occasione dell'evento "Fisarmoniche in Crociera", in cui ha avuto l’occasione di sostituirlo, diventato suo Maestro. Ha partecipato a tante masterclass sulla musica jazz con insegnanti come Luciano Biondini, Vince Abbracciante, Gabriele Mirabassi, Massimo Tagliata, Klaus Paier, Goran Alachki, Richard Galliano, Vincent Segal. Ha collaborato con la ditta di fisarmoniche Victoria in diverse edizioni del Frankfurt Musikmesse e anche in trasmissioni televisive per Rai International. Ha partecipato ad alcune importanti rassegne dedicate a Adamo Volpi, Bio Boccosi e Gorni Kramer e ha preso parte all’incisione dei dischi monografici dedicati a questi musicisti. Attualmente vive a Castelfidardo e ha appena concluso il biennio di II livello di Fisarmonica Classica al conservatorio "G. B. Pergolesi" di Fermo con il M° Riccardo Centazzo. Ha collaborato e suonato con molti grandi musicisti tra cui Vince Abbracciante, Luca Pecchia, Gabriele Pesaresi, Roberto Gazzani, Piero e Paolo Principi, Paolo Sorci, Ludovico Carmenati, Massimo Manzi, Javier Girotto, Franco Cerri, Giacomo Uncini, Ana e Carlos Maza, Naile Sosa, Luca Ciarla, Maurizio Perrone, Francesco Savoretti. Ha tenuto concerti in Germania, Stati Uniti, Canada, Olanda, Slovacchia, Francia, Israele, Inghilterra, Polonia, Corea del Sud, Cambogia, Thailandia, Cina, Cile, Sudafrica, Bahrain, Svizzera, Romania, Grecia, Bulgaria e attualmente fa parte del quartetto del violinista Luca Ciarla e del Familia Septeto di Carlos Maza che lo porteranno a suonare in diversi tour di concerti in tutto il mondo. E' attualmente docente di fisarmonica e fisarmonica jazz alla scuola civica "Paolo Soprani" di Castelfidardo e il 14 maggio 2017, giorno dei Patroni San Vittore e Corona, ha ricevuto la nomina di primo ambasciatore della fisarmonica e di Castelfidardo, nuova onorificenza del comune di Castelfidardo, dove è stato anche membro della giuria all’edizione 2018 del PIF (Premio Internazionale della Fisarmonica). E' uscita la sua prima pubblicazione, l’arrangiamento che gli permise di vincere nel 2013 la rassegna dedicata a Gorni Kramer, disponibile presso le edizioni Prendinota del maestro Filippo Moretti. Roberto Piermartire: cofondatore dell’orchestra filarmonica Marchigiana e della Marche Jazz Orchestra.  Allievo di Enrico Rava e di Terence Blanchard. Ha suonato/suona con: Orchestra Capolinea MI; Gianni Basso; Orchestra RAI Roma ; Paolo Belli; orchestra di Piazza Vittorio. Ha collaborato/collabora e ha inciso con: Bruno Tommaso;  Gianluigi Trovesi; Ramberto Ciammarughi; Marco Pierini; Avion Travel; Frankie Hi-Nrg mc; Sergio Cammariere; Fabrizio Bentivoglio; Sergio Rubini; Tony Servillo; Musica Nuda, Petra Magoni Ferruccio Spinetti.  
27
Ago
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Inizia domenica 9 febbraio   il tour di presentazione del nuovo doppio disco di Francesco Cusa dal titolo “The Uncle (Giano Bifronte)”, dedicato alla memoria del pianista Gianni Lenoci  e uscito per le etichette Improvvisatore Involontario e Kutmusic riunite per la prima volta insieme. Ad affiancare il leader Francesco Cusa (batteria) nel tour ci saranno Giovanni Benvenuti (sax tenore) e Ferdinando Romano (basso). Di seguito le date di Febbraio: domenica 9  “Cortile Alessi” Via Alessi, 34/36, Catania; mercoledì 12 “Moonshiners” via Roma, 208, a San Giovanni La Punta (Catania); giovedì 13 “The Globe” Via G. Spampinato, 4, Ragusa; venerdì 14 “Fontanarò” Largo Lituania, 10 (ex Via Danimarca, 50/D), Palermo; sabato 15 “Mug” via Anton P. Cechov, 10, Comiso (Ragusa). A Marzo il trio toccherà le città di Siena, Altamura, Taranto, Matera, Monopoli, Bologna e Firenze con calendario ancora in via di definizione. Per ulteriori info: https://www.improvvisatoreinvolontario.com/ http://www.francescocusa.it/ http://www.kutmusic.com/   Francesco Cusa: batterista, compositore, scrittore, è nato a Catania nel 1966. Intraprende lo studio del pianoforte a quattordici anni, poi passa alla batteria facendo seminari con Ettore Fioravanti, Bruno Biriaco, Roberto Gatto, Massimo Manzi. Si trasferisce a Bologna nel 1989, dove si laurea al Dams nel 1994 con la tesi: “Gli elementi extramusicali nella performance jazzistica”. In quell’humus ha modo di collaborare con artisti provenienti da varie parti d’Italia, come Fabrizio Puglisi, Domenico Caliri, Paolo Fresu ecc. In quegli anni fonda il collettivo bolognese “Bassesfere”, assieme ad altri esponenti della musica jazz e di ricerca di quegli anni. Il suo percorso artisti co lo porterà a suonare negli anni in Francia, Romania, Croazia, Slovenia, Bosnia/Erzegovina, Serbia, Olanda, Germania, Svizzera, Austria, Ungheria, Norvegia, Spagna, Belgio, Danimarca, Polonia, Usa, Cina, Giappone, Etiopia, Turchia. Successivamente fonda assieme a Paolo Sorge e Carlo Natoli il progetto artistico "Improvvisatore Involontario”, che diventerà una delle label più influenti nel panorama italiano del jazz di ricerca. Da sempre interessato all’interdisciplinarità artistica, è anche scrittore di racconti, romanzi e poesie e ha pubblicato diversi articoli di musicologa e di critica cinematografica presso molte riviste specializzate. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazione di musiche per film, teatrali, letterari, di danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers.  Attualmente è leader dell’FCT Trio con Gianni Lenoci e Ferdinando Romano, del Francesco Cusa & The Assassins con Valeria Sturba, Giovanni Benvenuti, Ferdinando Romano, , dell’ensemble: "Naked Musicians”, del progetto di sonorizzazione di film d'epoca “Solomovie”, di Wet Cats (Gianni Lenoci, Francesco Cusa), Mancusa (Giovanni Mancuso, Francesco Cusa) Frank Sinapsi (Cusa/Merlin), The Machine (Cusa/Lenoci/Martino) e dello spettacolo musical-teatrale "K & Spada", in duo batteria e voce insieme all'attore e regista Giuseppe Carbone. Collabora con: Paolo Sorge “Trio" (Sorge, Evangelista, Cusa), Homage A Stanley Kubrick (Manzoni, Campobasso, Senni, Cusa), Italian Surf Academy (Marco Cappelli, Luca Lo Bianco, Cusa). Il suo Naked Musicians" è un metodo di conduction musicale che è stato realizzato in varie parti del mondo e da cui è stato tratto anche un libro di teoria musicale sulla “conduction”, chiamato, appunto “Naked Performers”. Ha eseguito musiche di Yotam Haber, Emilio Galante, Cristina Zavalloni, Magma, Alfredo Impullitti, Domenico Caliri, Tim Berne e molti altri. Da alcuni anni alterna la professione del musicista a quella dello scrittore di racconti, romanzi aforismi e poesie - “Novelle Crudeli”, “Ridetti e Ricontraddetti”, “Racconti Molesti” editi da Eris Edizioni e Carthago, “Canti Strozzati” edito da “L’Erudita-Giulio Perrone Editore, “Stimmate” edito da Algra Editore, "Amare, Dolci PIllole" edito da “Fotocopie” - e di critico cinematografico per la rivista “Lapis”. Collabora dal settembre 2013 con la rivista "Cultura Commestibile", con scritti di cinema e curando la rubrica "Il Cattivissimo" e dall'agosto 2018 con il giornale on line "Sicilia Report" curando la rubrica "Lo Stiletto". La sua voce è presente nel "Dizionario del Jazz Italiano" a cura di Flavio Caprera. Giovanni Benvenuti: sassofonista nato a Siena, si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione accademica al conservatorio di Bologna ed ha frequentato il master internazionale In.Jam all'accademia Siena jazz, oltre che corsi e seminari in Italia e all'estero (tra coi al Berklee college di Boston). È attivo come sassofonista e compositore in numerosi gruppi e si esibisce regolarmente in festival, rassegne e club in Italia e all'estero. Ha pubblicato numerosi dischi sia come leader che come sideman, come "Dissolvenze" per Improvvisatore Involontario. È direttore artistico del festival Val D'Agri jazz. È docente di musica d'insieme e sassofono all'accademia Siena jazz. Ferdinando Romano: dopo il diploma al conservatorio "L. Cherubini" di Firenze e gli studi di composizione, ha completato la sua formazione in Svizzera dove ha avuto modo di studiare con Enrico Fagone e alcuni tra i migliori solisti internazionali del suo strumento. Ha pubblicato con l’Arcadia Trio di Leonardo Radicchi il disco "Don’t call it justice" (AlfaMusic 2019) che ha dato il via alla collaborazione con il grande trombonista americano Robin Eubanks. Lanciato discograficamente da Paolo Piangiarelli (Philology Records, Premio Massimo Urbani) nel 2010 ha pubblicato insieme al chitarrista Marco Poggiolesi i dischi “Tandem” (Philology 2010) e “Tandem. A ruota libera” (Dodicilune 2013). Ha lavorato anche come autore di musiche per film e spettacoli teatrali, scrivendo anche per orchestra e ensemble di archi. Nel 2017 vince il bando InJam presso Siena Jazz studiando con il trombonista Glenn Ferris e il sassofonista Logan Richardson. Viene insignito della borsa di studio per i migliori allievi durante i seminari estivi di Siena Jazz. Recentemente ha registrato il nuovo disco con il suo progetto “Totem feat. Ralph Alessi”, l’album uscirà in primavera per l’etichetta norvegese Losen Records. Svolge un’intensa attività live e in studio, collaborando con numerosi jazzisti della scena italiana e internazionale.  Ha suonato in numerosi club, festival e sale da concerto in tutta Europa.  
6
Feb
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E' dedicato alla memoria del pianista Gianni Lenoci il nuovo doppio disco di Francesco Cusa dal titolo “The Uncle (Giano Bifronte)” che esce, oggi, lunedì 3 febbraio per le etichette Improvvisatore Involontario e Kutmusic riunite per la prima volta insieme. Ad affiancare il leader Francesco Cusa (batteria), ci sono Gianni Lenoci (pianoforte), Giovanni Benvenuti (sax tenore), Valeria Sturba (voce, theremin, violino e elettronica) e Ferdinando Romano (basso). I due gruppi, Francesco Cusa & The Assassins (Giovanni Benvenuti, Valeria Sturba, Ferdinando Romano, Francesco Cusa), nel primo disco,  e Francesco Cusa Trio feat. Giovanni Benvenuti (Gianni Lenoci, Ferdinando Romano, Francesco Cusa), nel secondo, suonano le stesse composizioni che portano tutte la firma di Francesco Cusa. “Dopo la prematura scomparsa di Gianni Lenoci esce il nostro cd. Ho deciso di dedicare a lui il titolo di questo mio ultimo lavoro: “The Uncle”. Così tutti lo chiamavamo, nella ristretta cerchia di amici. Originariamente il cd aveva come titolo quello di “Giano Bifronte”, ma dopo la scomparsa di Gianni Lenoci ho deciso di tenerlo come sottotitolo. Anche perché si tratta di un disco doppio: due gruppi che suonano le stesse mie composizioni, esperienza che avevo già attuato in passato con il cd “Francesco Cusa Skrunch - Electric/Vocal" e "Jacques Lacan, a true musical story” del 2010. Il disco esce per due differenti label riunite per l’occasione in un consorzio: Improvvisatore Involontario e Kutmusic. Gianni Lenoci ha suonato meravigliosamente in questo cd. La sua musica ci accompagnerà sempre” Francesco Cusa. L'album continente anche un booklet con quattro poesie di Cusa dedicate al grande amico, mentore, artista e pensatore Gianni Lenoci. Il disco è disponibile in formato digitale e fisico su: Improvvisatore Involontario (digitale) Kutmusic (digitale) CD Baby (digitale e fisico tra pochi giorni) Apple Music (digitale) Spotify (streaming) Amazon.it (fisico e digitale) Amazon UK (fisico e digitale) Amazon.com (digitale) Deezer (streaming) Discogs (fisico) Per ulteriori info: https://www.improvvisatoreinvolontario.com/ http://www.francescocusa.it/ http://www.kutmusic.com/ Francesco Cusa: batterista, compositore, scrittore, è nato a Catania nel 1966. Intraprende lo studio del pianoforte a quattordici anni, poi passa alla batteria facendo seminari con Ettore Fioravanti, Bruno Biriaco, Roberto Gatto, Massimo Manzi. Si trasferisce a Bologna nel 1989, dove si laurea al Dams nel 1994 con la tesi: “Gli elementi extramusicali nella performance jazzistica”. In quell’humus ha modo di collaborare con artisti provenienti da varie parti d’Italia, come Fabrizio Puglisi, Domenico Caliri, Paolo Fresu ecc. In quegli anni fonda il collettivo bolognese “Bassesfere”, assieme ad altri esponenti della musica jazz e di ricerca di quegli anni. Il suo percorso artisti co lo porterà a suonare negli anni in Francia, Romania, Croazia, Slovenia, Bosnia/Erzegovina, Serbia, Olanda, Germania, Svizzera, Austria, Ungheria, Norvegia, Spagna, Belgio, Danimarca, Polonia, Usa, Cina, Giappone, Etiopia, Turchia. Successivamente fonda assieme a Paolo Sorge e Carlo Natoli il progetto artistico "Improvvisatore Involontario”, che diventerà una delle label più influenti nel panorama italiano del jazz di ricerca. Da sempre interessato all’interdisciplinarità artistica, è anche scrittore di racconti, romanzi e poesie e ha pubblicato diversi articoli di musicologa e di critica cinematografica presso molte riviste specializzate. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazione di musiche per film, teatrali, letterari, di danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers.  Attualmente è leader dell’FCT Trio con Gianni Lenoci e Ferdinando Romano, del Francesco Cusa & The Assassins con Valeria Sturba, Giovanni Benvenuti, Ferdinando Romano, , dell’ensemble: "Naked Musicians”, del progetto di sonorizzazione di film d'epoca “Solomovie”, di Wet Cats (Gianni Lenoci, Francesco Cusa), Mancusa (Giovanni Mancuso, Francesco Cusa) Frank Sinapsi (Cusa/Merlin), The Machine (Cusa/Lenoci/Martino) e dello spettacolo musical-teatrale "K & Spada", in duo batteria e voce insieme all'attore e regista Giuseppe Carbone. Collabora con: Paolo Sorge “Trio" (Sorge, Evangelista, Cusa), Homage A Stanley Kubrick (Manzoni, Campobasso, Senni, Cusa), Italian Surf Academy (Marco Cappelli, Luca Lo Bianco, Cusa). Il suo Naked Musicians" è un metodo di conduction musicale che è stato realizzato in varie parti del mondo e da cui è stato tratto anche un libro di teoria musicale sulla “conduction”, chiamato, appunto “Naked Performers”. Ha eseguito musiche di Yotam Haber, Emilio Galante, Cristina Zavalloni, Magma, Alfredo Impullitti, Domenico Caliri, Tim Berne e molti altri. Da alcuni anni alterna la professione del musicista a quella dello scrittore di racconti, romanzi aforismi e poesie - “Novelle Crudeli”, “Ridetti e Ricontraddetti”, “Racconti Molesti” editi da Eris Edizioni e Carthago, “Canti Strozzati” edito da “L’Erudita-Giulio Perrone Editore, “Stimmate” edito da Algra Editore, "Amare, Dolci PIllole" edito da “Fotocopie” - e di critico cinematografico per la rivista “Lapis”. Collabora dal settembre 2013 con la rivista "Cultura Commestibile", con scritti di cinema e curando la rubrica "Il Cattivissimo" e dall'agosto 2018 con il giornale on line "Sicilia Report" curando la rubrica "Lo Stiletto". La sua voce è presente nel "Dizionario del Jazz Italiano" a cura di Flavio Caprera. Gianni Lenoci: pianista, compositore e didatta. Si è diplomato in pianoforte al conservatorio "S. Cecilia" di Roma e in musica elettronica al conservatorio "N. Piccinni" di Bari, dove ha conseguito anche la diploma accademico di secondo livello in pianoforte (indirizzo solistico) con il massimo dei voti e la lode, con un recital monografico e  discutendo una tesi sull'opera pianistica di Morton Feldman. Ha studiato jazz ed improvvisazione con Mal Waldron e Paul Bley. E' stato finalista nel 1993 dell'European Jazz Competition di Leverkusen (Germania) e nel 1996 vincitore di un premio della Fondazione Acanthes di Parigi (Francia). Nel 2003 la sua composizione elettronica "Notturno Frattale", ha vinto il Premio Internazionale della Società Italiana di Informatica Musicale. Ha collaborato con i massimi specialisti mondiali del jazz e della musica improvvisata come: Massimo Urbani, Steve Lacy, Joelle Leandre, Steve Grossman, Harold Land, Bob Mover, Enrico Rava, Glenn Ferris, Eugenio Colombo, Giancarlo Schiaffini, Don Moye, Han Bennink, Antonello Salis, Carlo Actis Dato, David Gross, Paul Lovens, Sakis Papadimitriou,Georgia Sylleou, Jean-Jacques Avenel, John Betsch, Markus Stockhausen, Steve Potts, Carlos Zingaro,John Tchicai, Kent Carter,William Parker, David Murray, Roscoe Mitchell, Sabir Mateen, Evan Parker, Marc Ducret, Charles Gayle per citarne alcuni. Ha inoltre tenuto performances con poeti, danzatori ed artisti multimediali. Oltre che come improvvisatore, Lenoci è attivo come interprete dal vasto repertorio, con un'attenzione particolare a compositori come Morton Feldman, Earle Brown, Sylvano Bussotti, John Cage oltre all'opera completa per strumento a tastiera di Johann Sebastian Bach. Dal 1990 insegna Prassi Esecutiva, Improvvisazione e Composizione  nei corsi  di jazz  del Conservatorio "N. Rota" di Monopoli ove ricopre l'incarico di Coordinatore del Dipartimento di "Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali" all’interno del quale realizza produzioni e progetti didattici apprezzati a livello internazionali ed è Visiting  Erasmus Professor presso: Bucharest University, Corfu University , Royal Northern College of Manchester,Conservatorio Superior de Malaga, Franz Liszt Hochschule in Weimar, Conservatorio Superior de Madrid, Conservatorio Superior de Salamanca, Yasar University di Izmir. Nel 2011 è stato composer in residence presso l’Atlantic Center for the Arts  in Florida, USA. Nel 2012 il suo nome è stato inserito nel Dictionnaire du jazz di Philippe Carles. Ha suonato in tutta Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Romania, Ungheria, Albania, Argentina, Grecia, Turchia, USA, Canada, Olanda, Austria, Polonia, Belgio, Germania, Arabia Saudita  ed inciso più di 50 cd per Splasc(h), Modern Times, ASC, ANT, Leo, afk, sentemo, vm-ada, DAME (Ambiances Magnetique), VEL NET, Soul Note, Amirani, NoBusiness. Nell’aprile 2015 ha vinto il Earle Brown / Morton Feldman Grant Program 2016/17 della E.Brown Foundation (USA). Recentemente ha scritto le musiche per il film  “Return to Spoon River” del regista Francesco Conversano (RAI-CINEMA). Giovanni Benvenuti: sassofonista nato a Siena, si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione accademica al conservatorio di Bologna ed ha frequentato il master internazionale In.Jam all'accademia Siena jazz, oltre che corsi e seminari in Italia e all'estero (tra coi al Berklee college di Boston). È attivo come sassofonista e compositore in numerosi gruppi e si esibisce regolarmente in festival, rassegne e club in Italia e all'estero. Ha pubblicato numerosi dischi sia come leader che come sideman, come "Dissolvenze" per Improvvisatore Involontario. È direttore artistico del festival Val D'Agri jazz. È docente di musica d'insieme e sassofono all'accademia Siena jazz. Valeria Sturba: polistrumentista, cantante e compositrice - diplomata in violino, suona theremin, tastierine, minisynth, ed ama stropicciare in modo creativo effetti elettronici, looper e giocattoli sonori assortiti. Gli orizzonti musicali di Valeria Sturba spaziano dalla canzone d'autore al rock al jazz, dal tango all'improvvisazione libera, e sono sempre innervati da vivificanti tensioni minimaliste. La sua parabola artistica abbraccia esperienze diverse, dalla sonorizzazione di film muti alla registrazione di colonne sonore originali all’accompagnamento di spettacoli teatrali e reading. Ha diversi progetti in attivo, tra cui OoopopoiooO, duo surreale e dadaista che condivide con Vincenzo Vasi.  Ha partecipato a festival nazionali ed internazionali come Umbria Jazz, Electromagnetica (Cile), B-Classic (Belgio), Dancity, Milano Film Fest, Hai Paura del Buio?, RoBOt.   Ha collaborato con un gran numero di artisti, tra i quali Tristan Honsinger, Enrico Gabrielli, John De Leo, Fabrizio Puglisi, Mauro Ottolini, Cristina Donà, Médéric Collignon, Stefano Benni, Hamid Drake, Lino Guanciale, Ermanno Cavazzoni, Anna Maria Hefele, Giancarlo Schiaffini e molti altri. Ferdinando Romano: dopo il diploma al conservatorio "L. Cherubini" di Firenze e gli studi di composizione, ha completato la sua formazione in Svizzera dove ha avuto modo di studiare con Enrico Fagone e alcuni tra i migliori solisti internazionali del suo strumento. Ha pubblicato con l’Arcadia Trio di Leonardo Radicchi il disco "Don’t call it justice" (AlfaMusic 2019) che ha dato il via alla collaborazione con il grande trombonista americano Robin Eubanks. Lanciato discograficamente da Paolo Piangiarelli (Philology Records, Premio Massimo Urbani) nel 2010 ha pubblicato insieme al chitarrista Marco Poggiolesi i dischi “Tandem” (Philology 2010) e “Tandem. A ruota libera” (Dodicilune 2013). Ha lavorato anche come autore di musiche per film e spettacoli teatrali, scrivendo anche per orchestra e ensemble di archi. Nel 2017 vince il bando InJam presso Siena Jazz studiando con il trombonista Glenn Ferris e il sassofonista Logan Richardson. Viene insignito della borsa di studio per i migliori allievi durante i seminari estivi di Siena Jazz. Recentemente ha registrato il nuovo disco con il suo progetto “Totem feat. Ralph Alessi”, l’album uscirà in primavera per l’etichetta norvegese Losen Records. Svolge un’intensa attività live e in studio, collaborando con numerosi jazzisti della scena italiana e internazionale.  Ha suonato in numerosi club, festival e sale da concerto in tutta Europa.  
3
Feb
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Dopo la prima presentazione nazionale a Lucca, con il sold - out da 150 persone, il professor Renzo Cresti prosegue il tour delle presentazioni del suo libro “Musica presente, tendenze e compositori di oggi”  (edizioni LIM), che lo porterà in moltissime città italiane fino al 2021. Dopo le città di Napoli e Roma  il professor Cresti sarà a  Milano , martedì  10  dicembre ore 17 al  Museo del Novecento, piazza Duomo, 8 per la segnalazione del suo libro nell'ambito del concerto "Omaggio a Guido Farina" che si terrà nella sala Fontana e che sarà introdotto da Marina Vaccarini e Maria Cecilia Farina. La presentazione ufficiale del libro, invece, si terrà a giugno 2020. Il tour toccherà prevalentemente i conservatori, ma anche altre istituzioni e circoli jazzistici poiché il volume, che raccoglie ben 2000 compositori, è prevalentemente legato al mondo della musica contemporanea colta, ma affronta, senza barriere, il jazz, la musica cinematografica, l'elettronica, il rock progressive, analizzando quell'intreccio affascinante che è la musica del tempo attuale. Il lavoro è unico nel suo genere e tocca molte tematiche importanti della cultura odierna, analizzando musicisti nati dagli anni '50 in poi, fino a mettere in evidenza anche molti giovani. Il volume tratta anche musicisti napoletani e, per come è strutturato, può essere usato anche come un'utile enciclopedia. Ulteriori info su www.lim.it lim@lim.it www.renzocresti.com
10
Dic
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Asolapo Italia ha attribuito il  Premio Asolapo Italia 2019-2020  al professor  Renzo Cresti  per  meriti accademici e divulgativi in favore della musica, delle tendenze e dei compositori contemporanei. Il riconoscimento sarà consegnato  sabato 7 dicembre   nel corso della giornata di studio sulle tecnologie avanzate per la composizione e l’analisi della musica "Musica Domani"  a Fontego dei Turchi nella Sala Congressi del museo di storia naturale “Giancarlo Ligabue” a Venezia. Al convegno parteciperà il presidente della SIMC e il presidente della Adriaticum, oltre a Achim Bornhoeft, Stéphane Boussuge, Pierre Albert Castanet, Matteo Giommoni, Rossana Dalmonte e lo stesso Cresti. Ulteriori info su www.lim.it lim@lim.it www.renzocresti.com
5
Dic
cinziaguidetti::notizie
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Dopo la prima presentazione nazionale a Lucca, con il sold - out da 150 persone, il professor Renzo Cresti prosegue il tour delle presentazioni del suo libro “Musica presente, tendenze e compositori di oggi” (edizioni LIM), che lo porterà in moltissime città italiane fino al 2021. Dopo Napoli due gli appuntamenti a Roma: martedì 3 dicembre alle ore 19:00 al Mattatoio, La Pelanda in piazza Orazio Giustiniani, 4; evento organizzato da Nuova Consonanza (http://bit.ly/2Osen0m). Giovedì 5 dicembre alle ore 18:00 al Conservatorio Santa Cecilia via dei Greci, 18 nella sala Medaglioni per l'appuntamento "Alziamo il volume" di Carla Conti e Roberto Giuliani. L'intervento sarà presentato, inoltre, da Luigi Verdi e l'intermezzo musicale sarà a cura di Daniele Buccio. Il tour toccherà prevalentemente i conservatori, ma anche altre istituzioni e circoli jazzistici poiché il volume, che raccoglie ben 2000 compositori, è prevalentemente legato al mondo della musica contemporanea colta, ma affronta, senza barriere, il jazz, la musica cinematografica, l'elettronica, il rock progressive, analizzando quell'intreccio affascinante che è la musica del tempo attuale. Il lavoro è unico nel suo genere e tocca molte tematiche importanti della cultura odierna, analizzando musicisti nati dagli anni '50 in poi, fino a mettere in evidenza anche molti giovani. Il volume tratta anche musicisti napoletani e, per come è strutturato, può essere usato anche come un'utile enciclopedia. Inoltre è proprio di questi giorni la notizia che Asolapo Italia ha attribuito il Premio Asolapo Italia 2019-2020 a Renzo Cresti per meriti accademici e divulgativi in favore della musica, delle tendenze e dei compositori contemporanei. Il riconoscimento sarà consegnato sabato 7 dicembre nel corso di un evento di musica contemporanea a Venezia con Andrea Talmelli, con Andrea Mannucci, con Marco Giommoni, con Maria Novella Dei Carraresi, con Biagio Putignano, Antonio Anichini, Gabiella Cecchi, Giovanna Dissera Bragadin e altri. Le presentazioni del libro, invece, proseguiranno in tutta Italia con il seguente calendario in via di definizione: Milano, martedì 10 dicembre ore 17 al Museo del Novecento, piazza Duomo, 8; Trento, 11 gennaio 2020 ore 16, Conservatorio; Genova, 25 gennaio ore 17.30, Circolo Jazz Il Luisiana; Treviso, 8 febbraio ore 18, Chez Donella; Bergamo, 15 febbraio ore 16, Rassegna Musicale in Sala Piatti; L’Aquila, 28 febbraio ore 17, Conservatorio; Piacenza, 12 marzo ore 17, Conservatorio; Avellino, 19 marzo ore 16, Conservatorio; Milano, 9 giugno ore 17, Conservatorio. Inoltre, con date ancora da  definire, sarà presentato a Venezia e Torino  e al Conservatorio di La Spezia, Livorno e Fermo. Ulteriori info su www.lim.it lim@lim.it www.renzocresti.com    
1
Dic
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Dopo la prima presentazione nazionale a Lucca, con il sold - out da 150 persone, il professor Renzo Cresti inizia il tour delle presentazioni del suo libro  “Musica presente, tendenze e compositori di oggi” (edizioni LIM), che lo porterà in moltissime città italiane fino al 2021. Primo appuntamento lunedì 2 dicembre alle ore 17:30 Progetto Piano, via San Pietro a Majella, 3 Napoli. Il tour toccherà prevalentemente i conservatori, ma anche altre istituzioni e circoli jazzistici poiché il volume, che raccoglie ben 2000 compositori, è prevalentemente legato al mondo della musica contemporanea colta, ma affronta, senza barriere, il jazz, la musica cinematografica, l'elettronica, il rock progressive, analizzando quell'intreccio affascinante che è la musica del tempo attuale. Il lavoro è unico nel suo genere e tocca molte tematiche importanti della cultura odierna, analizzando musicisti nati dagli anni '50 in poi, fino a mettere in evidenza anche molti giovani. Il volume tratta anche musicisti napoletani e, per come è strutturato, può essere usato anche come un'utile enciclopedia. Inoltre è proprio di questi giorni la notizia che Asolapo Italia ha attribuito veneil Premio Asolapo Italia 2019-2020 a Renzo Cresti per meriti accademici e divulgativi in favore della musica, delle tendenze e dei compositori contemporanei. Il riconoscimento sarà consegnato sabato 7 dicembre nel corso di un evento di musica contemporanea a Venezia con Andrea Talmelli, con Andrea Mannucci, con Marco Giommoni, con Maria Novella Dei Carraresi, con Biagio Putignano, Antonio Anichini, Gabiella Cecchi, Giovanna Dissera Bragadin e altri. Le presentazioni del libro, invece, proseguiranno in tutta Italia con il seguente calendario in via di definizione: Roma, martedì 3 dicembre ore 19, Mattatoio Piazza Orazio Giustiniani, 4 a cura di Nuova Consonanza e giovedì 5 dicembre ore 18, Conservatorio Santa Cecilia; Milano, martedì 10 dicembre ore 17 al Museo del Novecento, piazza Duomo, 8; Trento, 11 gennaio 2020 ore 16, Conservatorio; Genova, 25 gennaio ore 17.30, Circolo Jazz Il Luisiana; Treviso, 8 febbraio ore 18, Chez Donella; Bergamo, 15 febbraio ore 16, Rassegna Musicale in Sala Piatti; L’Aquila, 28 febbraio ore 17, Conservatorio; Piacenza, 12 marzo ore 17, Conservatorio; Avellino, 19 marzo ore 16, Conservatorio; Milano, 9 giugno ore 17, Conservatorio. Inoltre, con date ancora da  definire, sarà presentato a Venezia e Torino  e al Conservatorio di La Spezia, Livorno e Fermo. Ulteriori info su www.lim.it lim@lim.it www.renzocresti.com
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Nov
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